2014 – mostra presso VALMORE studio d’Arte di Vicenza
…L’ibridazione tra parola e pittura presenta nell’attività di Boschi un particolare “lussureggiamento” – per usare una metafora botanica, perchè l’artista non si limita a utilizzare i due generi secondo una liturgia protocollare, ma piuttosto secondo una visione personale e con un atteggiamento sperimentalista e d’avanguardia. E nonostante le sue opere siano spesso portatrici di nuove istanze teoriche, esse non perdono mai la loro carica emotiva ed emozionante; mentre la coerenza stilistica ed estetica, che deriva dalla sofisticata mediazione tra la forma pura e il valore polisemico che tale forma tesse all’interno del quadro, assume di volta in volta forza drammatica o serena immagine di un fortuito, morbido approdo… (Giovanna Grossato – dal catalogo “Tra Visual Poetry e ricerca” per la mostra presso VALMORE studio d’arte di Vicenza)
Frammenti in-consci, tra segno, spazio e poesia
…Oggi, con i “progetti in-consci”, il tempo sembra che voglia davvero dilatarsi a dismisura con la materia che si trasforma con il conseguente affioramento di “sottili incanti” che contagiano compiutamente gran parte dello spazio pittorico. Un procedere decisamente assorto verso un altrove possibile; con le “Mappe Geography” il dilatarsi dello spazio e del tempo incorporano opportunamente tracce e frammenti di essenza in-conscia tra un divenire essenzialmente mobile, in un rapporto di pura e collaborativa integrazione. Un tempo era la grafia e l’apparizione, ora è il colore e lo spazio dilatato “noosferico” a interessare l’artista emiliana. Prima era il sudario e l’oscuro mistero, ora è la geografia degli spazi dilatati che diventano luoghi di interesse e d’indagine conoscitiva… Tracce e grafie, quindi, definite come memorie di tempo evanescente, mappe geometriche e nel contempo geografiche che si dilatano a dismisura in superfici che sembrano distese infinite… (Giovanni Bonanno – dal catalogo “Tra Visual Poetry e ricerca” per la mostra presso VALMORE studio d’arte di Vicenza)